Lun 12 Mar 2007
Risarcimento da danno subito per licenziamento.
Scritto da Amministratore - categoria: Lavoro[8] Commenti
PERCHE’ POSSA OTTENERSI, IN BASE ALLA NORMATIVA GENERALE, IL RISARCIMENTO DEL DANNO DA LICENZIAMENTO, E’ NECESSARIO DIMOSTRARE CHE ESSO SIA STATO ACCOMPAGNATO DA UN FATTO INGIUSTO – Comportamento ingiurioso, mobbing, pubblicizzazione del provvedimento (Cassazione Sezione Lavoro n. 21833 del 12 ottobre 2006, Pres. Mattone, Rel. Di Nubila). Anna Maria G. ha chiesto al Pretore di […]
PERCHE’ POSSA OTTENERSI, IN BASE ALLA NORMATIVA GENERALE, IL RISARCIMENTO DEL DANNO DA LICENZIAMENTO, E’ NECESSARIO DIMOSTRARE CHE ESSO SIA STATO ACCOMPAGNATO DA UN FATTO INGIUSTO – Comportamento ingiurioso, mobbing, pubblicizzazione del provvedimento (Cassazione Sezione Lavoro n. 21833 del 12 ottobre 2006, Pres. Mattone, Rel. Di Nubila).
Anna Maria G. ha chiesto al Pretore di Catania di condannare Bartolomeo D., suo ex datore di lavoro, al risarcimento del danno per licenziamento ingiustificato, in misura di sei mensilità della retribuzione. Il Pretore, essendo risultato che la lavoratrice non aveva impugnato il licenziamento nel termine di 60 giorni dalla comunicazione, previsto dall’art. 6 della legge n. 604/66, ha rigettato la domanda.
La lavoratrice ha proposto appello sostenendo che il termine stabilito dalla legge n. 604 del 1966 non era applicabile poiché ella aveva proposto una normale azione risarcitoria da fatto illecito e non aveva chiesto la specifica tutela prevista dalla normativa sui licenziamenti. La Corte di Appello di Roma ha rigettato l’impugnazione, affermando che ove si verifichi decadenza per mancato rispetto del termine previsto dall’art. 6 L. n. 604/66, non è possibile impugnare il licenziamento e quindi ottenere l’accertamento della sua illegittimità , che costituisce il presupposto per il risarcimento del danno. La lavoratrice ha proposto ricorso per cassazione, censurando la decisione della Corte di Roma per vizi di motivazione e violazione di legge.
La Suprema Corte (Sezione Lavoro n. 21833 del 12 ottobre 2006, Pres. Mattone, Rel. Di Nubila) ha rigettato il ricorso. L’attrice – ha osservato la Corte – non ha esperito la normale azione risarcitoria in base ai principi generali, ma un’azione la quale, previo accertamento dell’illegittimità del recesso, doveva mettere capo, in difetto dei presupposti per la tutela reale, al risarcimento del danno nella misura di sei mensilità della retribuzione. L’accoglimento della domanda – ha affermato la Corte – presuppone l’accertamento della mancanza di giusta causa o di giustificato motivo del recesso; ma tale accertamento è precluso dalla decadenza dell’impugnazione.
L’art. 8 della Legge n. 604/1966 prevede il risarcimento del danno da licenziamento ingiustificato nella misura massima di sei mensilità di retribuzione; l’art. 6 della stessa legge prevede che il licenziamento debba essere impugnato entro sessanta giorni dalla sua comunicazione, a pena di decadenza; dal combinato disposto delle due norme – ha osservato la Corte – si ricava che, ove si verifichi decadenza, non è possibile impugnare il licenziamento, e quindi ottenere l’accertamento della sua illegittimità , il quale costituisce a sua volta il presupposto per il risarcimento del danno.
La normale azione risarcitoria da fatto illecito, secondo i principi generali – ha affermato la Corte – richiede anzitutto l’indicazione e l’allegazione del fatto ingiusto il quale si sia accompagnato al licenziamento: a titolo di esempio, può citarsi il licenziamento ingiurioso, il licenziamento come atto finale di un mobbing, il licenziamento pubblicizzato al di fuori dell’azienda con la finalità di nuocere alla figura professionale del lavoratore.
In altri termini – ha concluso la Corte – perché possa riconoscersi il diritto al risarcimento del danno da fatto illecito, in base alla normativa generale, al licenziamento intrinsecamente ingiustificato deve accompagnarsi un fatto ingiusto secondo i principi generali.
fonte: www.legge-e-giustizia.it
Luglio 14th, 2008 at 08:54
buon giorno
vorrei un’informazione riguardo il mio licenziamento dalla societa’ dove lavoravo.la societa’ mi ha l’icenziato per riduzione del personale perche’ in crisi.
posso avere un risarcimento per la mia situazione come disoccupato e quindi in evidente crisi pure io?
grazie per l’attenzione
Claudio Berlincioni
Luglio 17th, 2008 at 21:41
se il licenziamento è stato legale, non puoi fare nulla se non la domanda di disoccupazione e in questo caso sarebbe meglio che ti recassi da un consulente del lavoro per le modalità e le scadenze.
Giugno 30th, 2009 at 15:54
una domanda, l’albergo nel quale lavoravo da un anno cn contratto parttime-24ore- addetta ricevimento 3 livello , mi ha inviato una raccomandata con licenziamneto per giustificato motivo oggettivo e lo stesso ha fatto per altri 5 colleghi (in totale eravamo 12) posso fare qualcosa..impugnarlo per esempio, grazie e buon proseguimento
Gennaio 8th, 2010 at 10:21
Buongiorno a chi legge e un grazie anticipato anche se il mio problema forse non avra soluzione.
Sono un padre che da un anno e mezzo si porta dentro un rancore per un torto che credo mio figlio abbia subito.
Mio figlio occupato presso un azienda commerciale da 5 anni, si è visto recapitare una lettera di licenziamento dove veniva accusato di aver incassato soldi in cassa senza aver emesso le scontrino, (valore 6 Euro )abbiamo portato tramite il nostro legale tutte le prove che il fatto non sussiste ma senza risultati, il nostro legale dice che noi senza testimoni che dovevano essere presenti in quel momento, in quel secondo mentre il fatto e accaduto NON POSSIAMO FARE NIENTE.
Domanda : MA UNA PERSONA NORMALE CHE LA MATTINA VA AL LAVORO SI DEVE PORTARE IL TESIMONE INTASCA PRONTO PER L’USO.
Ho riassunto molto brevemente la vicenda ma ci sono altri particolari interessanti che all’occorrenza posso far presente.
P.S. Non sono in Vostro associato ma mi auguro di diventarlo presto.
Grazie e rimango in attesa.
Gennaio 27th, 2010 at 19:01
Licenziata durante la malattia con contratto a tempo determinato e furto di 2700 euro dalle buste paga .
Gennaio 23rd, 2011 at 21:16
Licenziata per ” simulazione di malattia” dopo 10 anni di lavoro e 4 anni di stipendi da percepire, alla fine di un mobbing inqualificabile, adesso impugnerò il licenziamento….ma si può andatre avanti così in Italia….il lavoratore onesto a casa i ladri ed i malfattori ai posti di comando? si può? Nell’indifferenza di tutti…
Giugno 9th, 2011 at 15:58
buongiorno ero a tempo indeterminato sono stato licenziato x rioganizzazione aziendale e soppressione dell’ ufficio.ho impugnato nei tempi previsti il licenziamento x mancanza procedura prevista da legge 223 91 art 4 . ho chiesto anche la differenza extra oraria ,più il 15% di vitto e alloggio art.56 visto che ero assunto a bologna ma lavoravo su tutta la tratta tav bologna firenze tutti i santi giorni con pernottamenti fuori bologna. chi sà sè ne uscirò .grazie un padre di famiglia.
Gennaio 20th, 2012 at 17:56
in caso di risarcimento danni per ingiusto licenziamento in una azienda con meno di 15 dipendenti ho sempre diritto a 15 mensilità ?