Dal 2012 si assisterà ad una svolta nei tipi di lavori più richiesti dal mercato. Questa tendenza, a dire il vero, è già incominciata alcuni anni fa. Ecco come sarà il futuro del mondo lavorativo.


I nuovi lavori dal 2012 in poi Già a partire dal prossimo anno si assisterà ad una svolta nelle mansioni lavorativedi cui più si avrà bisogno in Italia.Infatti secondo il rapporto Isfol, nelle aziende ci sarà meno bisogno di operai e di colletti bianchi negli uffici ma di più addetti alle pulizie, legali e specialisti nel rapporto personale; i nuovi posti di lavoro disponibili nel 2012 saranno circa 1,2 milioni, portando il totale dei lavoratori a 26,4 milioni.

Quindi a crescere saranno soprattutto i lavori dove è richiesta una specializzazione e quelle parallelamente opposte, cioè dove non è richiesta una qualifica: le prime aumenteranno di 507 mila posti, mentre le seconde di 409 mila unità.

I prossimi 5 anni vedranno crescere del 8,7% anche le professioni intellettuali, scientifiche, e di grande specializzazione, in particolare specialisti in scienze gestionali, commerciali e giuridiche, ovvero esperti in contabilità, link con l’apertura di una nuova finestra e key all’interno: lavori da direttore commerciale, gestione del personale, in scienze economiche e esperti legali delle imprese. Nel complesso, questo gruppo di professioni sarà formato da 105 mila unità; gli ingegneri, gli architetti e gli esperti informatici saranno altri 45 mila.

Le assunzioni di profili tecnici saranno 300 mila, con un incremento del 5,5%. Le professioni saranno tecnici amministrativi (68 mila), tecnici delle scienze ingegneristiche (50 mila), tecnici delle scienze quantitative, chimiche e fisiche (39 mila), tecnici paramedici (36 mila).

A crescere però in maniera maggiore saranno le figure non qualificate, che in questi ultimi decenni sono sempre via via scomparse a causa del sempre maggior numero di diplomati e laureati. Le figure non specializzate aumenteranno del 13,5%, cioè 407 mila posti di lavoro. In particolare, il settore delle pulizie richiederà altri 410 mila lavoratori, e quello degli addetti alla sicurezza saranno 11 mila. Anche nel settore dell’edilizia saranno diverse le link con l’apertura di una nuova finestra e key all’interno:
offerte di lavoro edile.

Il settore alberghiero avrà sempre più incremento, ed è da lì che verranno richieste nuove assunzioni, sia di specialisti del settore turistico, sia di quello più pratico come chef, camerieri, sommelier; in totale se ne richiederanno 120 mila. Bene andranno anche le professioni legate ai servizi sanitari e servizi personali, come la badanti ad esempio, soprattutto tenendo presente che l’Italia è un paese che diventa sempre più vecchio.

Potrà sembrare strano ma artigiani e agricoltori saranno meno richiesti, probabilmente perché molto viene dall’estero e perché i diversi Governi italiani non hanno mai davvero incentivato i prodotti nostrani. Gli agricoltori e gli addetti caleranno di 43 mila unità, così come di 28 mila lavoratori sarà il calo del settore artigiano, tessile e abbigliamento.

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