Mentre scrivo questo post sto ascoltando la puntata di “Ballarò” incentrata sulla nuova Finanziaria. Per ora l’ unica cosa sensata che ho avuto modo di ascoltare è stata l’ introduzione satirica di Maurizio Crozza. Anzi, c’è un filo conduttore che accomuna gli interventi dei parlamentari presenti con quelli del comico: le risate che scaturiscono da […]


Mentre scrivo questo post sto ascoltando la puntata di “Ballarò” incentrata sulla nuova Finanziaria.
Per ora l’ unica cosa sensata che ho avuto modo di ascoltare è stata l’ introduzione satirica di Maurizio Crozza.
Anzi, c’è un filo conduttore che accomuna gli interventi dei parlamentari presenti con quelli del comico: le risate che scaturiscono da essi.
Fanno veramente ridere!
Stasera ho scoperto che io appartengo alla fascia dei cosiddetti “relativamente poveri”, cioè quei lavoratori che percepiscono fino ad un massimo di 600,00 Euro al mese!
Ne sono lusingato! Già da tempo lo sospettavo, però oggi ne ho avuto conferma da un’ autorevole economista presente in puntata.
Altro commento risibilmente sconcertante è stato quello proferito dai Ministri presenti, poichè, a loro dire, risulta che con questa ultima finanziaria beneficeranno coloro che stentano ad arrivare alla fine del mese, cioè quelli che percepiscono uno stipendio mensile intorno ai 2000,00 Euro.
Non si parla di famiglie, ma di componenti monoreddituali a 2000,00 Euro al mese!
Ma stiamo scherzando ?
Nelle aule parlamentari si ha una minima percezione di quella che è la realtà lavorativa della maggior parte dei giovani italiani?
E’ mia opinione che i politici devo essere rappresentativi di tutte le classi che compongono il tessuto sociale, quindi giungo a concludere che i nostri autorevoli rappresentanti provengono dal paese del Bengodi.
Per agire affinchè si creino delle realizzative politiche sociali bisogna che la classe politica sia formata anche da persone “relativamente o conclamatamente povere” ed oggi queste persone non sono più gli analfabeti dediti alla vita agreste e pastorale, anzi sono altamente scolarizzate, laureati come noi.
Siamo noi che dobbiamo sostituirci agli attuali governanti, facce nuove, individui giovani e realisti.
Chi non assapora la deprivazione non può riscattare i ceti bisognosi e quindi continueremo ad avere leggi elaborate senza cognizione di causa.
 



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