Nuove professioni


Damian Barr è un 32enne scozzese dalla “doppia personalità lavorativa”: di giorno è giornalista per il Times e presentatore/autore per la BBC Radio, di sera è lettore su richiesta per i clienti di alcuni tra gli alberghi più lussuosi del mondo. L’idea gli è venuta quando una sera si è trovato in una camera d’albergo […]


e-book reader Damian Barr è un 32enne scozzese dalla “doppia personalità lavorativa”: di giorno è giornalista per il Times e presentatore/autore per la BBC Radio, di sera è lettore su richiesta per i clienti di alcuni tra gli alberghi più lussuosi del mondo.

L’idea gli è venuta quando una sera si è trovato in una camera d’albergo senza nulla da leggere. Come tutti, ha acceso la TV ma la noia ha avuto il sopravvento e non sapendo cosa fare si è messo a leggere tutto quello che gli capitava a tiro: etichette dello shampoo, istruzioni in caso di incendio …

Il suo lavoro consiste nel leggere per 1 ora, senza alcuna enfatizzazione recitativa di voci e accenti, le pagine di un libro scelto tra 25 autori divisi in 5 sezioni; “piaceri colpevoli (Jackie Collins), classici e confortanti (fratelli Grimm, Evelyn Waugh), dark e inquietanti (Breat Easton Ellis, Capote), contemporanei (Dan Rhodes, A. M. Homes), libri edificanti che non leggeresti mai da solo (Proust, Tolstoj)”.
Il servizio di Damian non ha alcun costo aggiuntivo per i suoi ascoltatori. Il suo onorario viene pagato direttamente dall’albergo ed è stato già prenotato per i prossimi mesi in Irlanda, Canada e Singapore come book butler (termine creato dall’Hotel Langham di Londra).

Il giornalista riporta anche una piccola statistica su età e gusti dei suoi clienti:
– il 60% sono donne tra i 30 e i 59 anni;
– le donne richiedono letture su fiction;
– gli uomini richiedono letture che non siano fiction;
– gli autori più richiesti sono Jackie Collins e Jane Austen;
– gli americani prediligono le biografie;
– i misteri e gli intrighi di Dan Brown piacciono a tutti.

In Inghilterra e America gli audiobook sono molto diffusi, anche perché c’è l’abitudine di affidare la registrazione a grandi attori.

In Italia, se non nella nicchia dei non vedenti, gli audiobook hanno un mercato praticamente inesistente. Ma di questo non stupiamoci e stiamo sempre attenti a ciò che accade nel resto del mondo.
La nostra arretratezza può rivelarsi l’arma vincente per il futuro! Anche noi, come molte altre nazioni, dovremmo finalmente capire che è proprio arrivato il momento di “copiare… migliorando”.

Fonte: “VENTIQUATTRO”
(inserto N° 6 del 29/mag/2009 de “Il Sole 24 ORE”)



Fai conoscere questo articolo:

    Il primo articolo di questa nuova sezione del blog, è tutto dedicato ad uno dei lavori più famosi e… inesistente del web, il webmaster. Ho definito questo lavoro “famoso” perchè troppe persone che dichiarano di sapere creare un sito internet si auto definiscono webmaster e “inesistente” perchè webmaster è un termine che in fin dei […]


    Il primo articolo di questa nuova sezione del blog, è tutto dedicato ad uno dei lavori più famosi e… inesistente del web, il webmaster.
    Ho definito questo lavoro “famoso” perchè troppe persone che dichiarano di sapere creare un sito internet si auto definiscono webmaster e “inesistente” perchè webmaster è un termine che in fin dei conti non vuol dire proprio niente.

    Il sociologo Franco Amicucci è stato il primo in Italia a portare a termine una ricerca per rilevare il numero di professioni legate al mondo del web riuscendo a scoprirne ben 174 di cui 17 legate alla sola area dei contenuti (fonte e intervista: www.mestierediscrivere.com ).
    Questo fa capire come sia impensabile poter realizzare un sito, degno di questo nome, autonomamente, costruendo di proprio pugno la grafica, inserendo i contenuti e gestendo l’intera programmazione.

    Proprio partendo da questo presupposto, un semplice sito richiede almeno l’unione di tre figure professionali (senza ordine di importanza): il grafico, il webwriter, il programmatore.

    Il grafico ha il compito di realizzare la struttura grafica del sito, un insieme di linee, colori e immagini che ben miscelati devono dare chiarezza e tranquillità ai visitatori, semplificando al massimo la navigazione e riducendo il più possibile il tempo per ricercare l’argomento di interesse.
    Troppo spesso si vedono siti web iper colorati e saturi di immagini, link, pubblicità e quant’altro che di primo impatto destabilizzano l’internauta costringendolo, il più delle volte, ad abbandonare il sito per cercarne di nuovi.
    Il webwriter ha il compito di realizzare (e spesso inserire) il contenuto di testo per il sito. Questa figura racchiude in se altre figure con mansioni più specifiche anche se bisogna precisare che un bravo webwriter può tranquillamente svolgerle tutte.
    Il programmatore ha il compito di realizzare la vera e propria struttura portante del sito, lo scheletro che sorregge grafica e contenuti e li collega tra loro mediante link di ogni genere. Inoltre, gli viene richiesto spessissimo di creare il pannello di controllo, una sezione protetta da password tramite la quale il cliente, o comunque chi amministrerà il portale, potrà aggiungere, eliminare o modificare i contenuti del sito.

    Se la realtà italiana fa spesso sentire inutile le specializzazioni e premia chi sa fare “un po’ di tutto”, la realtà di internet viaggia sempre più in senso opposto, generando continue nuove professioni dai ruoli sempre più mirati, a tutto vantaggio della specializzazione, della ricerca e della qualità del prodotto finale.



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