Mer 17 Dic 2014
Nel Regno Unito gli imprenditori ora vengono dal basso
Scritto da Amministratore - categoria: Nuove professioniNessun Commento
Crescono le startup, ma ancora di più la quota dei neoimprenditori che partono con poco e provengono dalle classi meno abbienti.
In Gran Bretagna, il fenomeno dei nuovi imprenditori non solo ha raggiunto un picco storico, ma presenta un nuovo profilo per i suoi protagonisti, che sembrano venire sempre più “dal bassoâ€. Lo afferma Experian, leader mondiale dell’informazione creditizia, che ha rilevato come i neoimprenditori (persone che mai hanno in precedenza operato in ruolo analogo o dirigenziale) nel 2013 siano risultati alla guida del 59% delle nuove imprese (startup) britanniche, contro il già elevato 52% del 2009; e ancora, e soprattutto, come stia crescendo la quota di coloro che partono con poco, sono disposti a “tirare la cinghia†per i primi anni e provengono dalle classi meno abbienti.
A quest’ultimo riguardo Experian ha rilevato come la quota di neo imprenditori disposta ad accontentarsi inizialmente di remunerazioni che non superano le 25 mila sterline sia passata dal 14% del 2009 al 33% del 2013; quella di chi ha un patrimonio inferiore alla media nazionale sia passata dal 4 al 10%; e, ancora e sempre fra il 2009 e il 2013, come sia più che raddoppiata (dal 3,7% al 7,7%) la quota di neoimprenditori che vive in social housing (abitazioni di edilizia popolare o convenzionata).
Neo imprenditori e startup nel Regno Unito – Anni 2009-2013 – rilevazione 2014
Anno | 2009 | 2012 | 2013 |
Startup guidate da neoimprenditori
|
52% 182000 |
57% 270000 |
59% 301400 |
Neoimprenditori con meno di 25.000 GBP di reddito familiare | 24% | 30% | 33% |
Neoimprenditori con patrimonio inferiore alla media nazionale | 4% | 7% | 10% |
Neoimprenditori che vivono in social housing | 3,70% | 5,60% | 7,70% |
Fonte Experian |
Sono dati che vanno letti alla luce di dinamiche economiche, quelle del Regno Unito, favorevoli, che danno conto di scelte tutt’altro che obbligate. Nel Regno Unito e nel 2013 le nuove imprese sono state in totale 515mila, l’8,9% in più rispetto all’anno prima, con quelle dei neoimprenditori a quota 314 mila (il 59% del totale) e un incremento quasi doppio (12,6%).
Di buono c’è anche che il tasso di sopravvivenza dopo due anni delle startup dei neoimprenditori è di soli tre punti percentuali sotto quello della generalità delle startup.  Secondo Experian si tratta di dati che, assieme alla crescente provenienza dal basso, suggeriscono di guardare ai neoimprenditori in modo nuovo, superando i luoghi comuni sulle startup, digitali e non.