Secondo un’indagine di My English School, la scuola che con l’originale metodo “My Smart English†ha innovato l’insegnamento della lingua inglese in Italia, gli italiani sono ancora un popolo di viaggiatori e poeti, ma sono anche preoccupati per il proprio futuro lavorativo.
I dati raccolti da My English School evidenziano che, nel 2014, su un campione di 1500 persone, il 45% di coloro che vogliono prendere lezioni di inglese ha come obiettivo quello di perfezionare il proprio curriculum per renderlo più appetibile agli occhi di un head-hunter. Lo studio delle lingue è, a ragione, ritenuto un elemento fondamentale per la carriera lavorativa. Se aggiungiamo a questo dato quelli che vogliono ottenere una certificazione o trasferirsi all’estero (probabilmente per motivi di lavoro), raggiungiamo oltre il 65,5% del campione totale.
Il 10,7% si sente sfiduciato dalla situazione economica italiana e vuole migliorare il proprio inglese per trasferirsi all’estero, sognando Londra o l’Australia, mentre un più fortunato 12,6% lo fa per il piacere di poter visitare mete esotiche in modo autonomo. La richiesta di frequentare una scuola di inglese proviene nel 23% dei casi da studenti, quasi interamente per creare solide basi per il proprio futuro lavorativo, dato che solo il 3,4% dei rispondenti ha indicato necessità scolastiche come motivazione.
Ma non si vive solo per lavorare: dall’indagine emerge che il 17,6% (il secondo valore assoluto) considera fondamentale la padronanza dell’inglese per la propria cultura generale, per capire meglio la società di oggi e ampliare i propri orizzonti.
Se volessimo analizzare i dati per genere, emerge che le donne sono più propense allo studio dell’inglese rispetto agli uomini (57% vs 43%) e che lo fanno prevalentemente per cultura personale (il 67% di coloro che hanno dichiarato “interesse personale†come motivazione principale, è donna), mentre ben il 59,2% degli uomini ha dichiarato di voler imparare l’inglese per aumentare le possibilità di carriera o per un trasferimento all’estero.
“Nei centri MyES abbiamo pensato di mettere al centro della didattica le esigenze del cliente, ecco perché ogni programma è personalizzato e progettato attorno alle possibilità e interessi specifici dello studente, in un ambiente serio ma rilassato. In questi quattro anni abbiamo assistito a una crescita costante nell’interesse dello studio dell’inglese, la lingua chiave nel business e pass-partout mondiale.†ha dichiarato Luigi Sguerri, Amministratore Unico di MyES, che ha poi continuato: “Siamo orgogliosi di essere diventati il punto di riferimento per chi vuole viaggiare, trasferirsi all’estero, aumentare la propria cultura personale o ampliare le opportunità di carrieraâ€.
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