Quali sono gli sbocchi professionali di un laureato in lingue in un un’economia sempre più globalizzata. Accanto alle figure più comuni troviamo importanti ruoli chiave per le aziende che effettuano import-export.


Lavori laurea in lingueIn un mondo sempre più globale, saper comunicare con le altre realtà è importante in tutti i settori del vivere (dall’economia alla medicina, passando per il diritto).

In Italia, l’inglese viene introdotto sin dalla scuola dell’infanzia; tuttavia, dati alla mano, le iscrizioni alla Facoltà di Lingue presentano un quadro alquanto sconcertante. Nell’a.a. 2010/2011 (dati ISTAT) solamente 16.711 neoimmatricolati alla laurea triennale del settore linguistico, con un trend negativo del – 2,8 % rispetto all’anno precedente; solo al 7° posto nella classifica dei gruppi di laurea più scelti.

Complice di questa situazione è una diffusa disinformazione sugli sbocchi professionali di un Dottore in Lingue.

Certamente, si può diventare insegnanti scolastici, ma il percorso di specializzazione post universitario ed il diffuso precariato rendono questa soluzione molto poco appetibile.

Un altro sbocco importante è il traduttore. Dedicarsi alle traduzioni professionali sia autonomamente che per un editore è una soluzione, ma non sempre supportata da un ritorno economico, soprattutto agli inizi. Oggi, nel mondo del lavoro, per sfondare, occorre innovare.

Accanto alle professioni più classiche, la realtà attuale richiede figure trasversali, specializzate e altamente professionali che sappiano porsi come punto di riferimento per la soluzione a un problema. In primo luogo, in un mercato globale è necessario poter contare su una persona eclettica che sappia sia le lingue, ma anche elementi portanti di altri settori.

Nel campo economico, ad esempio, il laureato in Lingue – con un apposito indirizzo economico nel proprio curriculum studiorum – può proporsi come addetto import-export. Accettare, controllare e preparare merci in arrivo e in uscita potrebbe sembrar banale, ma quando ci sono termini molto tecnici e in lingua straniera, occorre proprio un professionista.

A livelli più elevati, con un’ottima conoscenza del bilancio, delle norme nazionali, europee ed internazionali in materia si può svolgere la professione di External Auditor. Il compito fondamentale è certificare il bilancio aziendale delle realtà maggiori; competenze molto settoriali, adeguatamente supportate da una lingua conosciuta alla perfezione, rendono questa figura ricercata e – quindi – altamente ricompensata.

Mediatori linguisticiUn altro sbocco molto interessante è l’esercizio della professione di mediatore linguistico, cioè un professionista che conosce approfonditamente non solo la lingua, ma anche usi, costumi e cultura di un Paese.

Già presente in ospedali e tribunali, l’economia in continua espansione impone la sua presenza anche in contesti aziendali. Per concludere un buon affare, due imprese poste ai capi opposti del mondo hanno bisogno sia di una persona che interpreti contratti, preventivi, progetti, ma che al contempo si ponga come conciliatore per mantenere ottimi rapporti fra le parti di culture diverse fra loro.

Se si ha una maggiore predisposizione all’insegnamento, senza voler intraprendere una carriera strettamente scolastica, è possibile collaborare con scuole di lingue professionali che, ormai, richiedono sempre più spesso dei trainer linguistici. Una figura che si pone a metà strada fra l’allenatore e il docente, si occupa non solo della continua formazione di allievi (in genere dipendenti di aziende), ma anche della loro motivazione e del loro coinvolgimento all’apprendimento della lingua.

Oppure, si può tentare la carriera di manager di impresa turistica. Per svolgere con profitto questo mestiere bisogna ovviamente avere uno spiccato senso degli affari e conoscenze linguistiche; ma anche una continua analisi delle richieste ed esigenze del cliente, predisposizione di modelli turistici opportuni e conformi alla sua cultura e stile di vita.

A livello più generico, vi è anche la possibilità di specializzarsi come customer server o addetto alle relazioni con l’estero. Inserito sia in un contesto aziendale, quanto nei servizi o nel commercio, si tratta di figure polivalenti che richiedono oltre a specifiche conoscenze linguistiche, doti diplomatiche e customer oriented, problem solving, flessibilità e versatilità.

Hostess di voloIn ambito aeroportuale, vi è la figura dell’hostess di terra o di volo che offre uno specifico servizio di supporto alla clientela combinato con una profonda padronanza delle Lingue.

Infine, un laureato in Lingue può avere la fortuna di rendere le proprie passioni un lavoro. Cinema, Internet, pc e videogames sono settori che richiedono specifiche e settoriali traduzioni: la trama di un film, i libretti di istruzioni per software, le schermate di giochi sono tutti banchi di prova per un esperto linguistico, che ben potrà superare con passione e dedizione.

La laurea in lingue è più che mai necessaria; un’occasione unica per coniugare conoscenze linguistiche a campi di interesse – dall’economia ai rapporti sociali: mestieri nuovi, innovativi e richiesti che possono unire l’utile al dilettevole.



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