In UK li chiamano NEET, sono i giovani che non hanno un titolo di studio oppure hanno mal studiato durante le scuole e ora sono praticamente impossibilitati a trovare un lavoro.


Incentivi studio e lavoro in Gran Bretagna Come in tutto il mondo, anche a Londra esistono parti di una generazione “perduta”, ovvero ragazzi che non hanno studiato, oppure hanno studiato male, per riuscire a trovare un lavoro.

In inglese vengono definiti “NEET” – Not Employed or Educated Teen (studenti non occupati o non colti) e sono 1.200.000 sotto i 24 anni, e 150.000 sotto i 18 anni: i più a rischio di tutti sono 55.000 che hanno un’età compresa tra i 16 e i 17 anni.

Il vice primo ministro Nick Clegg ha presentato nei giorni scorsi un piano che prevede di donare 2.200 sterline (circa 2.600 euro) ad aziende o enti di volontariato che riusciranno a far lavorare o studiare un ragazzo “neet”. Il totale messo a disposizione dal governo britannico è di 126.000.000 di sterline che serviranno a coprire più dei 55.000 ragazzi a rischio.

Intanto l’agenzia per il lavoro Adecco ha effettuato un ricerca dalla quale si evince che spesso molti ragazzi rasentano l’analfabetismo, sono impreparati, non riescono a lavorare in gruppo e nemmeno a presentare se stessi in maniera accettabile. Per questo Adecco auspica che il mondo del lavoro entri maggiormente ed efficacemente nell’insegnamento scolastico per non lasciarli completamente impreparati e spiazzati una volta terminato il ciclo di studi.

Clegg considera i “neet” una bomba a tempo, che avrà conseguenze molto pericolose nei prossimi anni se non si incomincerà a risolve il problema sin d’ora. I ragazzi tra i 16 e i 17 anni sono, secondo il Ministero dell’Educazione, quelli che avranno un futuro in cui soffriranno lunghi periodi di disoccupazione finendo per sopravvivere alla meglio con quei pochi guadagni intermittenti che riusciranno ad avere.

In Gran Bretagna si è raggiunta una disoccupazione del 22% e dalla ricerca è emerso che dei 500 datori di lavori intervistati il 25% ha dichiarato che i ragazzi hanno forti carenze nelle basi di inglese e nell’aritmetica, mentre il 55% ha dichiarato di averli trovati incapaci ad elaborare un testo utile alla comunicazione professionale. Il 53% dei datori ritiene che l’università non sia in grado di preparare i ragazzi al mondo del lavoro, mentre il 36% ritiene che sia tutto l’arco di studi (a partire dalle elementari) a non preparare adeguatamente le nuove generazioni.
Un esempio viene dalla più produttiva fabbrica di automobili della Gran Bretagna, la Nissan di Sunderland, dove gli apprendisti tecnici della manutenzione non riescono a fare semplici conti di base.



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