Ven 3 Dic 2010
Nuovi vergognosi finanziamenti alle scuole private
Scritto da Amministratore - categoria: Povera patria[4] Commenti
Il Ministro Tremonti ha annunciato nuovi incentivi economici alle scuole private, tutto questo quando la scuola va a rotoli a lascia sempre più insegnanti a casa, anche se quelli che restano sono comunque dei precari.
Ormai a tutti è noto lo stato in cui verte la scuola pubblica italiana: tagli sulle risorse, riduzione delle assunzioni, a tempo determinato e, ancor di più, a tempo indeterminato, classi sovraccariche di alunni e la didattica che, in generale, risente di tutta questa situazione. |
Ciononostante, mentre l’istruzione pubblica agonizza, il Ministro Tremonti decide di raddoppiare i fondi da destinare alle scuole paritarie (private, non statali) per il 2011.
Sebbene il Ministro dell’Istruzione Gelmini avesse più volte espresso la sua deplorazione nei confronti di operazioni di questo tipo (forse in qualità di Ministro dell’Istruzione avrebbe potuto fare qualcosa in più, no?), la settimana scorsa la decisione è stata presa: le scuole paritarie avranno nel 2011 finanziamenti pubblici nella misura di 245 milioni di euro.
Questa disposizione è rientrata nella tabella del governo allegata al maxiemendamento sulla legge di stabilità . In questa tabella compaiono le voci di spesa che il governo intende sostenere l’anno prossimo.
I fondi inizialmente destinati a istruzione e ricerca erano pari a 800 milioni di euro, diventati poi 750 milioni in quanto gli altri 50 verranno utilizzati in altri settori, definiti in seguito con un decreto del Presidente del Consiglio. In realtà queste cifre, che a prima vista potrebbero anche sembrare incoraggianti, non sono che una goccia in mezzo al mare rispetto ai precedenti tagli stabiliti dal decreto fiscale del 2008 nella misura di 1,4 miliardi di euro.
In definitiva, ad esempio, la ricerca pubblica a causa dei precedenti tagli e nonostante i nuovi finanziamenti, nel 2011 avrà 95 milioni di euro in meno a sua disposizione; lo stesso dicasi per le scuole pubbliche. Pertanto le uniche istituzioni a non risentire di tagli sono, paradossalmente, le scuole private. Tali finanziamenti alle private saranno rivolti alla riduzione dei costi di iscrizione e alle detrazioni fiscali che le famiglie che fanno la scelta di una scuola privata potranno sfruttare.
Gli oppositori politici del governo, primo fra tutti Di Pietro, accusano il Governo stesso di puntare alla demolizione della conoscenza disponibile a tutti e alla conseguente privatizzazione del settore istruzione.
Al di là degli ideali di appartenenza politica, comunque, sorge spontaneo osservare l’iniquità di una simile azione.
Se il governo non ha a disposizione fondi per la scuola e lascia senza lavoro 140 mila insegnanti, come mai riesce a reperire fondi da destinare al sistema istruttivo privato? A detta del Governo, tali misure si sono rese necessarie per garantire condizioni di libertà di scelta educativa da parte delle famiglie italiane. Motivazione peraltro assolutamente valida se, per essere realizzata, non minasse alla base le potenzialità dell’istruzione pubblica. In realtà nessuno si opporrebbe alla libertà dell’iniziativa privata, che ha anche il diritto ad essere finanziata e sostenuta dallo Stato, nel settore scuola, come in tanti altri settori, ma a patto che questo non destabilizzi completamente il settore pubblico dell’istruzione, mettendo a rischio la coesione e l’integrazione sociale che si possono realizzare solo all’interno della scuola pubblica.
Siamo proprio sicuri che questa libertà di scelta (una libertà relativa dato che comunque una scuola privata è e resta alla portata di pochi) non tolga il diritto ad avere una scuola pubblica di alto livello che in un mondo normale avrebbe una qualità ben superiore ad una scuola privata?
Febbraio 1st, 2011 at 14:32
Sono un gestore di scuola che voi chiamate”privata”, in realtà è una scuola dell’infanzia paritaria e quindi a tutti gli effetti pubblica,perchè offre un “servizio pubblico”, da noi i bimbi pagano 35 euro mensili, ci siamo perchè abbiamo sopperito alle mancanze dello stato. Lo sapete quanto costa all’anno un bimbo della scuola paritaria allo stato? poco meno di 600 euro e invece quello della scuola statale? 6.000,00 euro…. pensa te! E voi ci volete togliere anche questo poco!
Da me “lavorano” nove persone… lavorano tanto e bene…. non riesco a pagare i loro stipendi, e il mio sai da quanto tempo non lo vedo? Stingo i denti sperando in un futuro migliore…. la mia è una buona scuola ho tanti bambini, il territtorio è però povero e le rette non possono e non devono essere elevate, la mia scuola è aperta a tutti. Sai a chi vanno i contributi di cui si parlava prima? Alle scuole senza scopo di lucro… che contengono le rette… che hanno ricevuto dal Ministero la famosa parità scolastica…. ma quale parità ?…. Non pensate alle scuole ricche, quelle con rette da 400 euro, quelle sono poche e davvero private. La maggior parte è come noi… povere e maltrattate e offriamo sempre il nostro servizio, il nostro sorriso, la nostra competenza, l’amore nel nostro lavoro.Allora finiamolo di sparare sulle scuole paritarie e informiamoci un pò di più!
Febbraio 5th, 2011 at 10:55
Brava Luciana!
🙂
Marzo 8th, 2011 at 10:27
Complimenti Luciana, sono una tua collega… nella stessa tua condizione… finalmente qualcuno che spiega le cose come stanno. Tutti continuano a paragonare Paritarie e Private senza sforzarsi minimamente di capire la differenza.
Stefania
Aprile 20th, 2011 at 08:16
Se parliamo di finanziamenti, è giusto sapere che lo Stato dà sì 500 milioni alle scuole private, ma finanzia con 57 MILIARDI e 500 MILIONI la scuola statale: e allora invece di continuare con la guerra ideologica e le prese di posizione chiediamoci dove sono VERAMENTE i problemi e cerchiamo di risolverli.